“Cuckold Story”
L’evoluzione della nostra giovane coppia, il racconto della storia, delle emozioni e dei sentimenti che ci hanno condotto a realizzare le nostre più nascoste fantasie…
Autore cucky-ita
Capitolo 19: Come il diamante.
Era la prima volta che trattavo la mia ragazza in quel modo. Non mi aveva mai sfiorato l’idea di sborrare su quel bel visino angelico, conoscendo la sua predisposizione per l’ingoio. In quel momento, più nulla non mi importava; volevo essere il primo a sperimentare quella pratica così audace. Ero sicuro che il collega non avrebbe tardato a togliersi anche quello sfizio. Reclamare quel premio di consolazione, mi faceva guadagnare un po’di autostima; anche se più l’eccitazione si diradava, più il senso di colpa si faceva pressante. Mi pentivo di quei messaggi, non riuscendo quasi a capacitarmi di averli inviati io stesso. Avevo catalizzato le loro perversioni, distruggendo ogni preconcetto. Dovevo mettere da parte i miei piagnistei; più di ogni altra cosa, temevo la reazione isterica della mia ragazza:
GIULIA: Maledetto, mi hai sborrato il viso! Ti sei proprio vendicato!
IO: Vero, ne ho un po’ approfittato! Ti è piaciuto?
GIULIA: Non è il finale che apprezzo di più, ma ammetto che in certe circostanze può essere eccitante! Almeno stavolta sono stati risparmiati i miei capelli!
IO: Stavolta? Dunque non è stato il tuo esordio a farti riempire la faccia?
GIULIA: Riempire è un parolone! Eri piuttosto scarico! Comunque no, sei il terzo ad averlo fatto. Non so perché eccita così tanto voi maschietti! Per noi, non è piacevole sentirsi il viso così appiccicoso!
IO: Non me l’hai mai detto. Chi sono stati gli altri due?
GIULIA: Il primo è stato Marco, per una volta sola. Poi è stato il turno di Cristian. Era una delle sue pratiche preferite e qualche volta l’ho assecondata. Non ti ho detto nulla perché so quanto ti da fastidio anche solo nominarlo.
Cristian era stato l’ultimo ex di Giulia, prima che iniziassimo la nostra storia d’amore. Il realtà doveva essere lui ad odiarmi. Anche se non si era concretizzato alcun tradimento, era risaputo che Giulia l’avesse lasciato per mettersi con me. A quanto pare non avevo approfondito a sufficienza il loro passato erotico. Di lui, sapevo solo che in una particolare occasione, era andato vicinissimo a scoparla. Solo l’intervento fortuito di Francesca aveva preservato la verginità della mia attuale compagna.
IO: Il terzo eh, ingenuo io, pensavo di aver avuto l’esclusiva!
GIULIA: Ops, sei arrivato tardi! Cambiamo discorso, il presente è molto più interessante! Ha apprezzato il nostro scatto artistico?
IO: Parecchio, tieni e leggi tu stessa.
GIULIA: Che c’è, perché mi fissi in quel modo? È un telefono non una pistola, rilassati! Hai lo sguardo di un bambino smarrito! Fammi leggere, sono curiosa!
Era il momento dello show down; il destino delle carte era già stato deciso, non restava altra scelta se non quella di scoprirle sul tavolo. Non sapevo quale sarebbe stata la reazione della mia fidanzata ma, nella migliore delle ipotesi, uno sfogo violento sarebbe stato più che accettabile. Consultava con calma i messaggi mentre io attendevo inerme e penitente. Mi stupiva quando, tra tutte le parole esistenti, decideva di usare quelle che meno mi sarei mai aspettato:
GIULIA: Wow, è sorprendente! Ve la intendete alla grande voi due! Pensavo prendessi male il veto di scoparmi fino a sabato. Invece che opporti alla spudorata condizione di depilare la mia fighetta per lui, gli hai offerto un sensuale spogliarello e un succoso pompino sottomesso! Sono fiero di te! Hai addirittura inventato la bugia dell’ingoio per farlo sentire speciale! Che tenero! Visto che ti piace sia lui ad avere i migliori privilegi, potrai sborrarmi in bocca solo dopo sabato!
IO: Ma come, non era quello il fine! Sai, in verità, pensavo… che per le cose che gli ho detto ti saresti incazzata!
GIULIA: Perché mai! Anzi mi hai fatto un gran favore! Per pudore spesso si tende a limitarsi nel sesso. Questa è solo una relazione fisica, non mi importa essere giudicata. Ora che sono saltati gli schemi non credo sia più possibile nascondersi. Comunque peggio per te, domani sarà ancora più divertente sapere che ci spii. Sai che mi tratterà da troia e tu non potrai farci niente?
Divieto di scoparla, figa rasata? Nella foga, dovevo essermi perso qualche messaggio. Mi ero concentrato solo sul subdolo ricatto delle foto. Giulia mi spiegava meglio i tre comandamenti che Alessandro aveva imposto come pegno per indossare il preservativo. A quel punto, avevo perso ogni diritto di esprimere il mio dissenso. Non avevo mai avuto il reale controllo della situazione. Come un animale feroce, quello stronzo, era riuscito ancora una volta ad elevare la propria posizione. L’agguato che l’indomani avrebbe teso alla mia ragazza, si preannunciava spietato. Come lei stessa sottolineava, potevo solo assistervi impotente.
In quell’immenso paradosso riuscivamo comunque a sentirci a nostro agio. Non ci importava di esserci compromessi, sacrificando ogni nostra virtù. Era sublime la nostra complicità e la nostra unione sembrava rafforzarsi, diventando praticamente inscalfibile, resistente come un diamante. Avevo ragione, eravamo noi i protagonisti, avevamo scoperto nuovi stimoli per giocare ancora una volta sulla situazione.
IO: Peggio di così non potrebbe andare ma inizio ad abituarmi ormai! Non ridere! Almeno io potrò respirare normalmente, non sarò soffocato da nessun cazzo, al contrario tuo!
GIULIA: Non credo che scherzerai così domani, quando quel cazzone mi sfonderà la bocca! Vedrai dal vivo com’è bello grosso, la foto non gli rende giustizia!
IO: L’hai presa bene, temevo mi avresti ucciso per le porcate che ho scritto!
GIULIA: C’è solo una cosa che non ho gradito. Con la tua intromissione verrà a mancare un piccolo dettaglio che avevo riservato per lui, durante la nostra prima notte insieme!
IO: Bè, mi spiace infinitamente aver privato il tuo amante di questo omaggio! A cosa ti riferisci?
GIULIA: Troppo facile così, anche se ho già il rimedio! Te lo dirò sabato, poco prima di varcare la porta di casa, per uscire con lui; questa sarà la tua punizione!
IO: Mhmm, quando i tuoi occhi si illuminano in quel modo, non so se tremare o eccitarmi!
GIULIA: Che scemo che sei! Andiamo a dormire o ci verrà un infarto tenendo questo ritmo!
La sveglia suonava e risuonava. Nessuno dei due aveva la forza di alzarsi. All’ennesimo richiamo, malvolentieri, ci trascinavamo giù dal letto.
IO: Forza amore svegliati, il cazzo Alessandro non si succhierà da solo!
GIULIA: Uffa, Anto… Piantala di fare lo stupido già di prima mattina.
IO: Ripassiamo il piano: partirete da fine lavoro, ognuno con la propria auto, per non dare nell’occhio. Parcheggerai la tua 500 in un luogo isolato e salirai a bordo della sua macchina. Vi apparterete nel luogo scelto e a quel punto, mi inoltrerei la posizione. Io arriverò velocemente, nascondendomi tra i cespugli. Cercherò la migliore visuale per godermi lo spettacolo e osservarti fare la troia. Cerca solo di non farlo sborrare prima del mio arrivo!
GIULIA: Non c’è questo rischio, ha una buona resistenza! Non ti priverei per nulla al mondo della parte più divertente!
IO: Benissimo, cerca di temporeggiare il più possibile, non è piacevole arrivare a film già cominciato! Secondo i miei calcoli avrete circa un’ora e mezza a disposizione, dentro quell’auto.
GIULIA: Ci proverò ma non garantisco! La tentazione di tirarlo fuori prima che arrivi sarà forte. Cerca di non farti scoprire piuttosto.
IO: Mi scoprirà solo se proverà a scoparti, in un luogo così isolato sarà più semplice far sparire il suo cadavere!
GIULIA: Il solito megalomane! Nel caso ti fosse sfuggito qualcosa, ormai è sicuro che il prossimo cazzo che accoglierò dentro di me, sarà il suo! Mettiti l’anima in pace! Ops, quanto mi dispiace, a te è vietato scopare!
IO: Stronzetta non importa, mi limiterò ad usare la tua bocca quando avrà finito di trattarti come una pompinara da strada!
GIULIA: Scordatelo caro! Sarò così stanca che dovrai accontentarti di una misera seghina! Poi non puoi sborrarmi in bocca, sarebbe una fatica inutile. Sembra non ti importi di essere ancora sotto di 2 orgasmi! Sarebbe il colmo se nonostante i tuoi sforzi perdessi la sfida, rendendo vana tutta la tua fatica!
IO: Ho ancora tempo, recupererò! È quasi una settimana che la tua fica continua a gocciolare, non mi sarà difficile con una zoccola come te!
GIULIA: Vedremo! Ti renderò questi ultimi giorni un inferno. Voglio vincere per concedermi totalmente senza preservativo! Sarebbe un peccato impacchettare quel bel cazzone! Tu attento a non sborrarti nelle mutande mentre ci guardi!
IO: Sparisci! A dopo amore mio, buona pompa!
GIULIA: Buon lavoro mio speciale guardone, ti amo Anto!
To be continued
Capitolo successivo
Capitolo precedente ↡