Racconto erotico: Capitolo XI

“Cuckold Story”


L’evoluzione della nostra giovane coppia, il racconto della storia, delle emozioni e dei sentimenti che ci hanno condotto a realizzare le nostre più nascoste fantasie…

Autore cucky-ita

Capitolo 11: Nuovi orizzonti.

Fino a quel momento mangiavo di gusto ma lo schermo del telefono aveva l’insolito potere di farmi passare l’appetito. L’influenza di Alessandro era irruenta: sembrava come se l’uomo, che aveva appena goduto della mia donna, fosse presente in quella stanza. Non era ancora sazio? Cosa poteva volere ancora? Forse, stava pensando alla mia ragazza oscenamente nuda, davanti a lui a gambe aperte, oppure alle sue labbra, che tanto aveva sognato di possedere. Mio malgrado, aveva appena iniziato a cibarsi di quel prelibato nettare e ne era già del tutto dipendente. Era comprensibile: una bella figa come Giulia ha il potere di mandarti in pappa il cervello. Poco importava, la cruda realtà parlava chiaro. Aveva appena iniziato a sperimentare i suoi vizi e godere di lei.


ALESSANDRO: Ciao biscottina! Sono stato un po’ occupato, volevo sentirti prima di andare a dormire!


Biscottina?! Il porco aveva dato un nomignolo al mio amore? Un messaggio così diretto mi aveva spiazzato; non sembrava preoccupato che potessi accidentalmente leggerne il contenuto:


IO: Come mai, nel scriverti, non è stato cauto come le altre volte?

GIULIA: Semplice, gli ho spiegato che non puoi accedere al mio telefono e che quindi, poteva scrivermi liberamente quando lo voleva!

IO: Bugiarda e diabolica! Però in questo modo penserà che sono uno stupido oltre che cornuto!

GIULIA: Bè, almeno su una delle due cose ha pienamente ragione! Ormai è inutile adottare queste cautele. Non potevo certo dirgli quanto ti entusiasmano le corna! A lui, in fin dei conti, interessa solamente che continui a prendermi cura del suo cazzo. Non può immaginare che hai sborrato due volte nel venirne a conoscenza! Se preferisci glielo diciamo!

IO: Dubito possa capire! Se le cose stanno così, è strano non ti abbia scritto prima. Che contrattempo ha avuto?


La mia parte inconscia sperava non fosse nulla di grave. Sarebbe stato un peccato fermarsi proprio ora, il gioco doveva continuare. Non restava che rispondere e fare luce sulla vicenda:


GIULIA: Hey Ale, che bello sentirti! Sono ancora stravolta per la nostra seconda uscita clandestina! Tu, tutto ok?

ALESSANDRO: Tutto bene, ho solo litigato un po’ con Anna per il ritardo. Mi ha fatto mille domande. Per colpa tua ho la testa altrove!

GIULIA: Mi spiace. Spero non si sia accorta del mio profumo! In effetti, avevi un po’ la testa “altrove”!

ALESSANDRO: Mmmh, non farmici pensare, ne sono ancora pervaso! Ho evitato di baciarla infatti! Il mio sapore invece, è già andato via?!

GIULIA: Assolutamente no, voglio tenerlo per un altro po’! Io invece l’ho baciato, ma non si è accorto di niente!

ALESSANDRO: Ahaha, se solo sapesse cosa hai fatto con quelle labbra! Desidero riaverle al più presto, spero non dispiaccia al tuo fidanzato! Ho voglia di farti tante altre cose… purtroppo oggi è stato difficile resisterti!

GIULIA: Non c’è nessuna fretta, godiamoci al meglio questa situazione. Poi, anche sta volta hai vinto tu! Ora sono in debito con te di ben due orgasmi! La sento ancora umida!



ALESSANDRO: Mi aspetto che il debito aumenti sempre di più! Come hai suggerito, dobbiamo essere cauti, evitare rischi inutili. Possiamo continuare a vederci dopo il lavoro, magari a giorni alterni. Sarà il nostro piccolo segreto!

GIULIA: Accetto! Se compri una macchina più comoda sono pronta a indebitarmi fino al collo!

ALESSANDRO: A questo proposito, vorrei farti una proposta indecente… questo sabato sono libero! Anna è fuori per lavoro. Se riuscissi a liberarti avrei in mente una seratina speciale…


Il cazzo mi stava esplodendo tra le mutande! Quanto era stato sfacciatamente porco e spudorato? Non solo mi derideva, voleva condurre la mia fidanzata in una superba tana d’amore: farla sdraiare in un comodo letto matrimoniale e appartarsi con lei sotto le lenzuola, senza distrazioni e con un’intera nottata disposizione. Era davvero troppo. Giulia mi precedeva; senza neanche fornirmi il tempo per ragionare e ribattere, rispondeva d’impatto al messaggio:


GIULIA: È perfetto! Anche Anto è fuori città! Noi due soli soletti, che bello!

ALESSANDRO: Wow, fantastico! Vorrei prenotare un bel posticino in hotel. Se poi ci fermassimo anche a dormire sarebbe il massimo!



Ero scioccato! Il mio amore aveva perso i freni inibitori. Senza neanche consultarmi era passata ad un livello successivo. Stavamo correndo troppo, non mi ero abituato neppure all’attuale situazione. Mi innervosivo e Giulia si accorgeva di aver esagerato, scrutando la mia reazione timorosa:


GIULIA: Scusa, ho risposto d’istinto. Se non te la senti, posso inventare una scusa all’ultimo momento.

IO: Tu vuoi scoparci?

GIULIA: Sì, ma vorrei fosse speciale. Oggi non saprei dire se fossi davvero pronta, ma quel pompino non è stato casuale. Qualcosa mi bloccava; mi sono resa conto che non voglio accontentarmi di una squallida sveltina in auto. In una situazione così intrigante potrei andarci a letto per davvero. Però non voglio forzarti, devi volerlo anche tu!

IO: Ti sembrerà assurdo, ma da quando è iniziata questa storia, la cosa che più mi spaventa sono i vostri lunghi e intensi baci. Il desiderio e la voglia che avete dimostrato di avere mi fanno tremare dalla gelosia. Questa sarà una chiara occasione romantica e le effusioni non si limiteranno; potrete fare i fidanzatini innamorati per un giorno intero. Un po’ mi intimorisce e cerco di capire se possa esserci il rischio di restare troppo coinvolti.

GIULIA: Amore mio, sei dolcissimo ad essere così sincero nell’esternare i tuoi dubbi. Non lo nascondo, c’è tanta chimica tra me e Ale. Ti garantisco che però è impossibile che mi innamori di lui. Per me è solo un gioco. Hai ragione, adoro tutte quelle sensuali limonate e le sue carezze affettuose. Penso sinceramente che l’amore sia qualcosa di molto differente, e questo riesco a provarlo solo con te. Molte delle cose che faccio, sono finalizzate a farti impazzire. Mi eccita, non posso farci niente, ormai è insito nel nostro rapporto. Addirittura, ora che so quanto ti da fastidio, mi viene naturale fare di peggio e baciarlo ancora con più passione di prima!

IO: Non è facile da accettare, ma ho capito cosa vuoi dire, per me è la stessa cosa. Siamo proprio una strana coppia! Per me sarebbe già molto dura sapere che stai facendo sesso con lui. Se poi vi immagino nudi, sotto le coperte che dormite soddisfatti e sudati, impazzisco del tutto. Non penso di trovare le parole per spiegarti, ma nonostante tutto voglio il meglio per te. Scelgo il nostro, ma soprattutto il tuo piacere! Voglio che ti goda questa esperienza e che poi ritorni da me, per darmi il colpo di grazia!

GIULIA: Ti amo! Non sai quanto, sono fortunata ad averti! Ti meriti un premio! Puoi scrivere quello che vuoi ad Ale e leggere le sue risposte! È il mio ringraziamento per questo sforzo! Io nel frattempo vado a farmi una doccia! Non esagerare, sentiti libero anche di declinare l’invito se non ti senti pronto. Quando finisci, dagli una calda buonanotte da parte mia!


Dopo un bacio affettuoso, la mia dolce metà, si iniziava a spogliare, spargendo abiti e biancheria intima per il salotto. Lasciava di proposito la porta del bagno spalancata, soggiogandomi con quella sublime visione. Parlare con lei, con sincerità, aveva sciolto ogni nodo insito nella mia anima. Apprezzavo quella insolita ricompensa, era davvero una rara opportunità. Non era facile trovare il coraggio per scrivere, ma la visione di Giulia, occupata a insaponarsi, mi era di ispirazione. Allontanato ogni dubbio non vi era motivo di indugiare. Seppur con un raggiro, avevo la piena attenzione del suo amante che aspettava la mia decisione:



IO (Telefono di Giulia): Va bene, mi fermo anche a dormire.

ALESSANDRO: Quanto entusiasmo… ora fai la timida?! In altre circostanze, sembravi più disinvolta!


Ero troppo impacciato, dovevo scrivere in modo più confidenziale. Magari, usare un po’ di furbizia per istigarlo e ottenere qualche commento piccante!


IO (Telefono di Giulia): Ho notato quanto apprezzi! Vorrei mi confidassi cosa ti è piaciuto di più oggi!

ALESSANDRO: Non vorrei essere banale, mi fanno arrapare i tuoi gemiti di piacere, quei dolci mugugni che emetti mentre godi. Sappi che quel pompino lo ricorderò per tutta la vita! Il finale poi… perfetto e inaspettato! Potrei anche abituarmi a un simile trattamento!

IO (Telefono di Giulia): Anche a me è piaciuto fartelo, non ci resta che replicare!



ALESSANDRO: Mhmm, domani?

IO (Telefono di Giulia): Hai detto di essere cauti! Vediamoci dopodomani e giovedì!

ALESSANDRO: Hai ragione, è più prudente far passare un giorno! Tanto ormai sei mia! In questo modo, sabato, sarò ancora più molesto, peggio per te!


Non riuscivo a crederci, i miei ormoni erano in subbuglio! Non trovavo le sue parole offensive, anzi; provavo piacere nell’offrire la bocca della mia ragazza, garantendogli il lusso di altri intensi bocchini e chissà che altro. Era il male minore: a quel punto nulla poteva impedirgli di scoparsela. In bagno, l’erogazione dell’acqua si arrestava, preannunciando il ritorno di Giulia e la fine del mio tempo a mia disposizione. Non restava che salutarlo, prima che potessi causare ulteriori danni!


IO (Telefono di Giulia): Correrò il rischio! Non vedo l’ora di vedere l’albergo che hai scelto! Ora vado a dormire, buonanotte! Smack!

ALESSANDRO: Sogni d’oro biscottina! Pensa alla mia richiesta sconcia!


Richiesta sconcia? … A cosa si riferiva?


To be continued

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