Racconto erotico: Capitolo XII

“Cuckold Story”


L’evoluzione della nostra giovane coppia, il racconto della storia, delle emozioni e dei sentimenti che ci hanno condotto a realizzare le nostre più nascoste fantasie…

Autore cucky-ita

Capitolo 12: Azzardo malizioso.

Quanto era sensuale! La mia gattina si muoveva leggera per casa, rinfrescando l’aria al suo passaggio, inebriandola col suo afrodisiaco profumo. Durante la rigenerante doccia, aveva lavato via l’odore dell’infedeltà, cullandosi nei piaceri offerti dall’eccitante situazione.


Magari aveva meditato su quel prossimo weekend con Ale, sempre più curiosa di sapere se avessi davvero accettato di farla dormire con lui. Ormai, era più che consapevole che, se avesse varcato quella porta, avrebbero sicuramente scopato. Lei lo voleva, mi aveva esposto quanto lo desiderava. Io dal mio canto, per darle quel piacere, ero disposto a mettere in gioco la mia sanità mentale. Non si trattava solo di sesso, la situazione era altamente ambigua. Avevo compreso finalmente le sue parole ed ero sicuro che non sussisteva il rischio che si innamorassero, rovinando la nostra storia. L’atmosfera che si preannunciava dentro quella stanza era però piuttosto ovvia; chissà quanti baci, quanto erotismo. La sensualità di tutti quei sorrisi maliziosi e sguardi provocatori; era lampante, avrebbero fatto l’amore.


Il nostro legame era però indissolubile. Ero solo invidioso delle emozioni che avrebbe provato Alessandro, unico eletto per gustarsi quel ben di Dio; era molto fortunato ad averla. Mi sentivo estremamente umiliato nell’assecondare ogni loro singolo capriccio, ma in fin dei conti, era questa la reale fonte del mio piacere. Giulia lo sapeva, aveva imparato a conoscermi e soprattutto come farmi eccitare! Gli riusciva così bene, perché piaceva moltissimo anche a lei. Era la sua indole. Amava portarmi al limite della sopportazione, raccontandomi anche i dettagli indesiderati, senza filtri. Quella sottomissione aveva innalzato l’asticella della mie fantasie.


Si distendeva, seminuda sul divano, poggiando le sue gambe sulle mie ginocchia. Mi stuzzicava con il lento movimento del suo piedino, che scorreva sul mio petto, quasi blandendo le mie labbra. I capelli, asciugati frettolosamente, erano ancora bagnati. Il minuscolo asciugamano, non era sufficiente per coprire le sue forme: i miei sensi erano pervasi dall’erotismo che sprigionava. Rientrava in possesso del suo cellulare. Era ovvio che vedesse l’ora di leggere la mia risposta: si domandava se avessi avallato l’appuntamento, accettando implicitamente la loro scopata. Mi appariva come una principessa viziata alla quale bisogna dire solo “sì”. Non avrei mai potuto negarle un simile godimento! C’era solo da chiarire il contenuto di quell’ultimo messaggio:



GIULIA: Eccomi, sono curiosa! Voglio leggere cosa si sono scritti i miei due maschietti! … Vedo che hai assecondato l’invito per la seratina romantica! Sappiamo tutti e tre come finirà… ti senti pronto

IO: Sì, l’ho fatto per te! È una situazione surreale ma, vista la tua voglia di fare la troietta, non posso tirarmi indietro!

GIULIA: … Cazzo Anto! Mi hai prenotato un pompino! Pensavo volessi limitarmi, non istigarmi a fare peggio! Sei un porco, sembra che ci tieni parecchio a fargli svuotare le palle! Bene, peggio per te! Gli farò un’altra delle mie pompe con ingoio!

IO: Come che ti dispiaccia! Non ti saresti comunque risparmiata!

GIULIA: È probabile, ma così mi fai passare per la sua sgualdrina! Visto che hai esagerato, stavo pensando a un piccolo giochetto… vorrei compensare la differenza tra i nostri orgasmi entro sabato! Questo significa che Ale potrà venire altre due volte! La tua situazione invece è più scomoda, hai sborrato troppe volte in questi giorni! Dovrai impegnarti per tornare in pari o ci saranno delle conseguenze! Mi sembra una giusta punizione!

IO: Dubito possa rifiutare! Per me non è sicuramente vantaggiosa, ma mi stuzzica la tua proposta! Quali sarebbero queste conseguenze?

GIULIA: Ancora non saprei, ci devo riflettere! Ti sei reso conto di quanto sei folle? Volevo provare a resistere fino a sabato prima di dargliela e tu invece che hai fatto? Mi hai organizzato altri due appuntamenti!

IO: Ero un po’ su di giri in effetti, non ti ho messo in una facile situazione! Io ho parlato solo di pompini però. Potrebbe giocare a tuo vantaggi!  

GIULIA: Si vede non lo conosci. Se l’atmosfera si facesse calda come oggi, dubito di essere in grado di resistergli! Però se ti impegnassi nel farmi avere ripetuti orgasmi, la mia fighetta potrebbe resistere alla tentazione di accogliere il suo cazzo! Mi concentrerò solo sul suo piacere! Sarai poi tu a farmi godere, al mio rientro a casa, chiaro cucciolo!?

IO: Se serve a farti tenere le gambe chiuse… ok ci sto! Ho solo un piccolo dubbio, hai letto l’ultimo messaggio? A cosa si riferisce?

GIULIA: Sì, non sono riuscita ad accennartelo. Visto che è già venuto fuori, tanto vale affrontare la cosa. Ale vorrebbe farlo senza preservativo. Sa che prendo regolarmente la pillola e trova molto scomodo usare la protezione. Sai bene che non neanche io sono un’amante del lattice, prima di accettare volevo parlartene!

IO: Sul serio vorresti accettare? Ora sostieni di non amare il lattice, io ci ho messo degli anni a convincerti che era più bello senza. Lui ora vorrebbe trombarti già così dalla prima volta.

GIULIA: Che permaloso! Dovresti farlo per me non per lui!

IO: Perché sono sicuro che vuoi viziarlo e assecondare ogni richiesta da brava puttanella! Tutto è già così pesante… se penso al suo cazzo nudo che penetra il tuo dolce fiorellino, divento matto! Mi da molto fastidio. Per me è davvero troppo…

GIULIA: Facciamo una scommessa, sarà la tua punizione per prima. Se riuscirai a saldare il tuo debito entro sabato, indosserà il preservativo, te lo prometto. In caso contrario… beh, saremmo tutti più contenti! Dipende da te!

IO: Per essere chiari, a quanto ammonta questo “debito”?

GIULIA: Voglio venirti in contro e farti qualche sconto. Facciamo che devi recuperare tre orgasmi! Chissà quante volte ti sei masturbato a mia insaputa!

IO: Va bene, tanto è impossibile rifiutare le tue porcate! Questo renderà tutto ancora più imprevedibile! Ci sto!

GIULIA: Ovviamente questa regola vale anche per l’autoerotismo! Fossi in te, mi metterei subito all’opera per ridurre il divario! Ho voglia di godere!



Giulia era una creatura misteriosa: quel subdolo azzardo malizioso, era stato concepito dalla sua candida mente. La versatilità del mio amore, le permetteva di apparire dolce e ingenua per poi mutare repentinamente la propria natura, divenendo sadica e diabolica, vittima della depravazione. Avevo piena fiducia nelle mie capacità: dovevo solo dedicarmi a tempo pieno al suo piacere e recuperare quei tre orgasmi. Appagandola appieno, avrei preservato anche la sua integrità. Non restava che mettermi all’opera!


Un lungo e accurato servizio orale, per lei il terzo della giornata, anche se praticato da lingue differenti. Il lunedì terminava esattamente com’era iniziato; con la mia testa ancorata tra le sue cosce. I prossimi giorni sarebbero stati fondamentali: dovevo evitare che il porco penetrasse a pelle la passera della mia fidanzata.


To be continued

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