Racconto erotico: Capitolo XXIII

“Cuckold Story”


L’evoluzione della nostra giovane coppia, il racconto della storia, delle emozioni e dei sentimenti che ci hanno condotto a realizzare le nostre più nascoste fantasie…

Autore cucky-ita

Capitolo 23: Assestamento e sopportazione.

IO: Che schifo! La tua bocca sa di cazzo!

GIULIA: Lo credo bene, si è svuotato le palle nella mia bocca solo pochi minuti fa! Stavolta, non ti è andata bene come al solito! Come mai quest’erezione? Non facevi lo schizzinoso?

IO: Sono ancora eccitato per lo spettacolino che mi hai offerto! Poi non resisto ai tuoi baci, anche se così pungenti!



GIULIA: Hai visto che pompino gli ho fatto? Mi ha trattato come una zoccoletta per tutto il servizietto, è stato piacevole farlo sborrare mentre faceva lo stronzo! Tutta colpa dei tuoi messaggi!

IO: Volevo morire quando ti ha dato della troia, poco prima di ordinarti di ingoiare tutto! Non si è risparmiato neanche nei miei confronti.

GIULIA: Piccoli effetti collaterali, ma ci ho pensato io a difenderti! Penso abbia capito che non può superare un certo limite. Per lo meno, finché non viene!

IO: Purtroppo ho sentito tutto! La mossa di abbassare il finestrino è stata geniale quanto sadica. Non è stato semplice ascoltare tutti i vostri discorsi, soprattutto quelli più sdolcinati.

GIULIA: Mah sì, sono le fusa che riservo al mio amante! Sapendo che sentivi ogni parola, ho cercato di essere quanto più mielosa e appiccicosa possibile, so bene quanto ti da fastidio!

IO: Beh, diciamo non è stata quella la parte che mi ha scioccato di più! L’hai fatto giocherellare addirittura con il tuo buchetto.

GIULIA: Indovina perché l’ho fatto! Sapevo che saresti impazzito mentre ci spiavi impotente nascosto tra la vegetazione. L’unico rammarico è stato non poterti vedere! Ti ho notato solo poco prima di andare via. Mentre gli succhiavo il cazzo, avrei voluto fermarmi per urlarti che gran cornuto sei!

IO: Se volevi distruggermi, ci sei riuscita! Non penso di essere mai stato così geloso come oggi!

GIULIA: Mhmm, non dirmi così o mi fai venire strane voglie! Andiamo in auto, voglio che la lecchi fino a farmi venire! Tu quante volte hai sborrato mentre facevi il guardone?

IO: Nessuna, in quella situazione non era molto comodo masturbarsi!

GIULIA: Davvero?! Non ti è piaciuto il mio regalo?

IO: Certo è stato emozionante! Ma ho capito che per il momento preferisco i tuoi racconti ai miei occhi!

GIULIA: Uffa, ma io trovo molto più stimolante farti assistere. Fantasticavo già su una futura trombata proprio in quel posto. In più speravo di avvantaggiarmi oggi, ma senza pompini rischio di perdere la scommessa. Che delusione! Va beh, forza ora, inizia a leccare schiavetto, voglio venire pensando ad Ale e a come mi scoperà sabato, con o senza preservativo che sia!



Era così carica di voglia, da non voler perdere altro tempo; era troppa l’eccitazione per tornare subito a casa. Mi posizionavo davanti a lei, rannicchiato sotto il sedile anteriore. Scostavo le mutandine, si rivelava zuppa. Alessandro non si era dedicato al suo piacere, era mio compito soddisfarla. Iniziavo ad assaporare ogni centimetro di quella figa, ricorrendo a tutta la mia esperienza. Ero costantemente guidato dalle visioni, ancora troppo fresche, che dilagavano nella mia mente. Lei godeva mordendosi le labbra, mentre comprimeva forte la mia testa tra le sue cosce. Mi ignorava completamente, pensava soltanto a lui.


Ormai ero rassegnato alla consapevolezza che a breve avrebbero scopato, ma nuove tetre paure iniziavano a martellare i miei pensieri. Questi attuali timori, erano da attribuire a due particolari privilegi, dei quali Alessandro, rischiava di avere l’esclusiva: pensavo a lui e alla sua arroganza mentre la possedeva senza preservativo, consapevole che, prima o poi, avrebbe sicuramente depositato la sua copiosa cremina all’interno del dolce fiore di Giulia. Il secondo presentimento, era la verginità anale della mia ragazza; se avessi iniziato lamentarmi avrei innescato una reazione opposta; lei avrebbe valutato, fin troppo seriamente e quasi per ripicca, l’idea di farsi inculare dall’amante. In entrambi i casi, avrebbe concesso al collega, ciò che a me aveva sempre negato.


L’orgasmo era vicino, percepivo i primi spasmi; per tutto il cunillungus avevo mantenuto una feroce erezione. Se ero davvero terrorizzato da quelle immagini, perché ero così arrapato? Quei pensieri malsani non erano così estremi da infastidirmi? Forse, nel mio subconscio sapevo che, una volta tradotti in piacere, quelle umiliazioni sarebbero state un nettare prelibato. Quella cupidigia poteva essere la mia rovina. Solo i gemiti di Giulia mi facevano tornare alla realtà, mentre mi accorgevo di essermi spinto istintivamente a leccare anche il buchetto, insito nella cavità anale. Quella zona a me sempre vietata, ormai inconsciamente, era già di proprietà del suo collega. Lei sembrava leggermi nel pensiero. In quel momento, veniva nella mia bocca, mentre io abbandonavo ogni inibizione, fantasticando di poterla leccare anche dopo la scopata del week-end. La nostra depravazione si stava espandendo, rivelando nuovi orizzonti sempre più pericolosi; iniziavo a trovare erotiche situazioni che mai avrei tollerato prima.



GIULIA: Bravo schiavetto, sei il migliore a leccarla! Ora è il tuo turno, ma dovrai accontentarti di una misera seghina! Era così felice Ale quando ho proposto l’interdizione dei pompini!

IO: Ho notato stronzetta, ma non ci penso neanche a venire! Mi sono appena portato a -1. Con tutti gli insulti che mi ha lanciato quel bastardo, merita di mettersi il preservativo!

GIULIA: Mhmm, neanche più ti ribelli e lo accetti senza lamentarti? Sembra quasi normale che si porti a letto la tua ragazza!

IO: Con una cagnetta come te, come potrei impedirlo! Tanto vale cercare di limitare i danni. Almeno questo gioco voglio vincerlo!

GIULIA: Uffa, che antipatico non ci pensi alla mia fighetta? Mi stai tentando, vuoi istigarmi? Sei fortunato che avremmo poco tempo a disposizione domani. Gli farei una sega veloce solo per vendetta, ma finirei per limitare la sua voglia ed energia; ho bisogno di tutta la sua virilità per il nostro appuntamento romantico! Per dispetto farò in modo di limonarci in ascensore e poi gli farò leccare anche le tette!

IO: Non sai proprio come risparmiarti! Ti farà passare per troia anche con i tuoi colleghi se continui così!

GIULIA: È un vero porco! Mhmm, dai fatti toccare, sei durissimo, prometto di pensarti mentre ci faccio l’amore a pelle!

IO: Non riuscirai a farmi cedere! Torniamo a casa amore mio!


Mentre riordinavamo le idee, ancora troppo scombinate per le intense emozioni vissute, gli ormoni finalmente si stabilizzavano. Tornavamo a essere la solita coppia premurosa e affiatata. Stanchi ma appagati, finalmente, potevamo concederci un ristorante riposo.



La sveglia suonava presto, era passata una settimana esatta dal momento in cui avevamo trovato il coraggio di concretizzare le nostre fantasie. Molte cose erano cambiate, tantissime dovevano ancora mutare; non mi rendevo ancora conto di quanto potesse essere difficile quel percorso. Non conoscevamo ancora i piani segreti di Alessandro, ma era ormai assodato che, per tutto il giorno successivo, sarebbe stata lontana da casa. Avevamo solo una giornata per ultimare i preparativi e trascorrere un po’di tempo insieme:


GIULIA: Cucciolo buongiorno, ci aspetta una giornata impegnativa oggi. Ho prenotato l’estetista alle 18, poi vorrei fare un po’di shopping in centro. Ti va di scegliere qualcosa di appropriato per la mia nottata di fuoco?

IO: Fighetta depilata e intimo nuovo, non gli stai dedicando fin troppe attenzioni?

GIULIA: Allora non ti farà piacere sapere che ho anche appuntamento con il parrucchiere domani pomeriggio! Devo farmi bella per lui!

IO: Come se non fossi già abbastanza gnocca. Pazienza, vorrà dire che conosceranno la tua sensualità, anche in un’altra città!

GIULIA: Ancora non ho capito le sue intenzioni, ma mi farebbe piacere non trascorrere tutto il tempo sotto le lenzuola. Per quello ci sarà tempo!

IO: Sì come no, di sicuro organizzerà una gitarella per apprezzare le meraviglie architettoniche e tu ti stai mettendo tutta in tiro per visitare le chiese locali!

GIULIA: Sei sempre il solito! Non era quello che intendevo, ma penso che si potrebbero fare tante altre cose intriganti. Sei solo geloso, perché finalmente potremmo limonare in pubblico mentre tu ti ammazzi di seghe pensandoci da casa! Chi ci vedrà, penserà a noi come una bella coppietta innamorata!

IO: Dai smettila di fare la stronza, stai esagerando!

GIULIA: Dici che esagero, allora perché il tuo cazzo è così duro? È da ieri che non vieni, so io cosa servirebbe per farti rilassare un pochino! Fammelo agitare un pochino!

IO: Non asseconderò il tuo gioco, vediamo chi resisterà di più!

GIULIA: Pensavo avessi capito che effetto mi fanno le tue provocazioni! Se cerchi di fomentarmi, non temere, sarai accontentato!

IO: Mhmm, sono io ad avere seri problemi montali a stare con te! Più diventi perfida, più ti trovo sexy! Basta me ne vado a lavoro, dopo lo shopping c’è qualcosa in programma?

GIULIA: Se sei d’accordo, Sonia e le altre stanno sondando le disponibilità per fare serata in un nuovo locale. Pensavo di invitare anche Francesca. Se ti va, potremmo unirci a loro.

IO: Sì, non mi dispiacerebbe, almeno l’esibizionismo di Sonia filtrerà le attenzioni degli altri maschietti!

GIULIA: Non esserne sicuro! Nessuna può competerci, quando faccio coppia con Fra! Non credo proprio che passeremo inosservate, la mora e la bionda, come resisteranno al fascino delle veline!? Piuttosto, vuoi davvero uscire da casa con quell’erezione, secondo me avresti bisogno di una bella seghina liberatoria!

IO: Non riuscirai a tentarmi! Ammetto che sarebbe bello cedere pensando al vostro fascino, ancora di più immaginare di fare una cosa a tre! Poi, io preferisco la bionda, i suoi occhi azzurri mi provocano strani pensieri!

GIULIA: Sogna pure maiale, anzi se tieni compagnia a Fra, mi sarà più facile farmi qualche nuovo amichetto! A più tardi amore, ci vediamo quando finisco con l’estetista, così mi aiuti a scegliere qualcosa di carino!

IO: Va bene, vado altrimenti esplodo! Buona giornata tesoro, bacio!


Era stata un’ottima idea masturbarmi sotto la doccia da appena sveglio; il mio rimedio segreto, per oppormi alle sue insistenti avance, l’unica soluzione per non essere corrotto dalle sue calde lusinghe. Stavo giocando sporco, ma era l’unico modo per vincere. Mancavano circa trentadue ore, l’inizio del rendez-vous era quasi alle porte.

To be continued

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