Volume I: Capitolo X

“Cuckold Story”


L’evoluzione della nostra giovane coppia, il racconto della storia, delle emozioni e dei sentimenti che ci hanno condotto a realizzare le nostre più nascoste fantasie…

Autore cucky-ita

Capitolo 10: Assuefazione.

Non me lo aspettavo. Ero così focalizzato sulla loro possibile scopata da trascurare tutte le altre porcate che potevano sperimentare. Era solo l’inizio; ditalini e pompini a ingoio erano solo le prime ricompense conquistate da Alessandro.


GIULIA: Sei sorpreso?! Sai, mentre il suo seme mi riempiva la bocca e scendeva caldo nella mia gola, ti ho pensato. Riflettevo sul fatto che se Ale mi stava sborrando la boccuccia era solo grazie al tuo messaggio. Mi eccita questa tua tendenza a voler essere cornuto!

IO: A me eccita che la mia ragazza sia così aperta! Ora ho avuto la conferma che sei davvero una troia!

GIULIA: Beh in effetti… non penso sia normale farsi riempire la bocca da due cazzi diversi nel giro di poche ore! Posso fare anche di meglio!



Era ancora eccitato. Neanche il secondo orgasmo aveva placato il mio appetito perverso. Il cazzo mi faceva male, annullando l’erezione. Tuttavia ero come assuefatto a quelle emozioni di sottomissione fluite dall’adulterio:


IO: Potevi almeno risparmiarti l’ingoio…

GIULIA: Ma va, perché mai! Svuotarsi nel calore della bocca deve essere stato così piacevole per lui! Poi è la mia specialità nel pompino, sai quanto adoro ingoiare!

IO: Beh ci credo, con tutta la pratica che hai fatto!


In effetti, era vero, un’autentica professionista del bocchino. Era stato Marco a iniziarla al sesso orale. Poteva considerarsi il suo primo mentore, la classica storiella, dove le adolescenti corrono dietro ai ragazzi più grandi. Marco, al tempo, aveva ventuno anni e Giulia era appena sedicenne. Si erano conosciuti alla festa di compleanno di Sonia. Era rimasto sin da subito affascinato da tanta sensualità ed eleganza, a tal punto da chiedere alla cugina Sonia di presentargli quel bel bocconcino. Quest’ultima assecondava la richiesta, adoperandosi al meglio come mediatrice per mettere una buona parola in favore del cugino. Si soddisfaceva non poco nel vedere che i due, poco dopo, si appartavano e iniziavano a limonare. Seguivano altre uscite, Giulia iniziava a comprendere le attese di un ragazzo più grande.  I suoi coetanei non avevano mai esercitato così forti pressioni per passare ad un atto fisico. Iniziava a sperimentare i primi approcci erotici e le varie sfaccettature della sessualità. Non ci volle molto affinché anche la sua bocca, iniziasse a familiarizzare con il sapore del suo cazzo. Quei sempre più frequenti pompini, permettevano a Giulia di affinare la tecnica. Marco voleva di più; convinse Giulia a concedergli di sborrare direttamente in bocca e non contento, anche di ingoiare il suo piacere. Nonostante gli sforzi, non si sentiva ancora pronta per un rapporto completo. Non voleva rinunciare alla verginità con un ragazzo ancora troppo immaturo, poco interessato a una relazione più seria. Così, inevitabilmente si lasciarono. Avrei sicuramente dovuto ringraziarlo per tutta la pratica ed esperienza che aveva offerto al mio amore! Era stato il primo, ma non il solo ad abusare di quei talenti. Prima di me, anche altri si erano tuffati dentro quella bocca. Spesso, durante la masturbazione, mi piaceva immaginare quelle scene, occasionalmente descritte dalla mia dolce metà, nel corso delle nostre più perverse attività sessuali.


GIULIA: Stavolta non è stato per niente facile mandare giù tutto. Un po’, mi è addirittura colata tra le labbra! Non hai idea di quanta sborra mi è schizzata in gola!

IO: Ti ha proprio riempito la bocca eh! Continui a mettere il dito nella piaga, non vedi che sono stremato!



GIULIA: Non è colpa mia se viene come un fiume! La tua di poco fa, non reggeva minimamente il confronto! Sentivo così forte il sapore del suo sperma da penetrarmi fin dentro le narici; avevo quasi il timore di baciarti con quel sapore di cazzo impregnato nelle labbra! Ma visto che non ti sei lamentato, me ne sono fregata! Davvero non ti sei accorto di niente?

IO: Sei proprio una stronza! Potevi almeno avvisarmi prima di baciarmi! Comunque non saprei dirti, sentivo qualcosa di strano ma non l’ho associato all’odore del suo cazzo!

GIULIA: Peccato, vorrà dire la prossima volta ci farai più attenzione! Dovrai capire tu stesso se gliel’ho succhiato di nuovo! Sei sfinito o preferisci finisca il racconto?

IO: … Non era finito…?

GIULIA: Non proprio, siamo rimasti insieme diverse ore… sveglia! Avevamo tanto tempo a disposizione!

IO: Credevo aveste atteso un po’ di buio per fare i maiali. Neanche la decenza di aspettare un po’!

GIULIA: Scusami ma la voglia era troppa. In cuor mio poi, quasi speravo che ci trovassi. T’immaginavo mentre ci spiavi di nascosto per assistere allo spettacolo! Nel buio non avresti visto niente, per questo mi sono data una mossa!

IO: Certo come no, che premurosa! Smettila con questa suspense e dimmi il resto…

GIULIA: Passiamo alla parte che sicuramente ti darà più fastidio…! Dopo la sua sborrata siamo rimasti nudi, immersi nella natura a goderci quel silenzio. È stato davvero bello coccolarci in quel paradiso. Iniziava a fare freddo, lui mi avvolgeva con un dolce abbraccio, scaldandomi con il calore del suo corpo. Non aveva più senso usare quel preservativo e a me non dispiaceva affatto. In fin dei conti eravamo entrambi soddisfatti! Abbiamo chiacchierato, qualche bacio altre carezze. Elogiava la predisposizione delle mie labbra a certe pratiche; mi aveva già descritto quanto le trovasse sensuali e invitanti, ma in quella situazione era tutto ancora più provocante. La sua mano si spostava ancora una volta tra le mie cosce. M’inumidivo al passaggio, lento e costante, delle sue dita sulla fighetta; dopo avermi fatto sdraiare, proseguiva con delicati bacini lungo la gamba, arrivando, lentamente, alla vagina. Il suo respiro caldo, combinato ai baci sull’inguine e all’interno coscia, mi mandava in visibilio! Non la leccava subito, mi stimolava, passandoci sopra le labbra per poi si aiutarsi con la punta della lingua, come a carpire il mio sapore. Mi sentivo desiderata e vogliosa. Esplorava anche le labbra esterne con movimenti lunghi e morbidi. Superata la sensibilità iniziale, aumentava il ritmo spostandosi sul clitoride. Le prime leccatine delicate mi facevano impazzire. Andava avanti per un bel po’ aumentando gradualmente la pressione; percependo sue mani saldamente ancorate alle mie chiappe, mi abbandonavo ad un intenso orgasmo.



IO: … Del tutto inatteso, preferivo quasi ti trombasse. È tutto o devo aspettarmi altre sorprese?!

GIULIA: No, è proprio tutto! Due amanti e nessuno di voi è stato in grado di scoparmi! Vergognatevi, forse dovrei trovarne un terzo?! … Lo so, sei molto geloso sul cunnilingus, sei stato l’unico a farmelo fino ad oggi…

IO: Beh sì… hai sempre detto che era una pratica molto intima e non saresti riuscita a farla con altri. Mi ha fatto un po’ strano. Ti è piaciuta riceverla da lui?

GIULIA: Abbastanza! Ti sembrerà ambiguo, ma si è instaurata una bella complicità in questo gioco. Lui ci sa fare e riesce a mettermi a mio agio; così mi sono lasciata andare! Nel sesso orale comunque non c’è paragone, sei molto più bravo tu cornutello!


Non sapevo se essere affranto per l’inattesa scoperta o colmo di orgoglio per quell’ultima affermazione; per un “cornutello” è essenziale primeggiare almeno sul piano orale!


IO: Basta ho fame, mangiamo qualcosa!

GIULIA: Prepariamo qualcosa di veloce! L’unica cosa che ho ingerito, fino ad ora, non è sicuramente cibo!


Era ormai mezzanotte inoltrata, i morsi della fame facevano borbottare stomaco. Logorati dalle troppe emozioni della giornata, ci sedevamo a tavola per consumare una cena pronta. “Beep”. Non potevo crederci, non era ancora finita?! Il suono del messaggio interrompeva il pasto: era ancora Alessandro…


To be continued

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Capitolo XI: Nuovi orizzonti. Disponibile da Sabato 07.05.2022.

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